Ho girato Mathare come un cane che fiuta cercando qualcosa che ha perso, la fame mia e dei miei compagni è quello che mi ha guidato cercando in punta di piedi di creare un piccolo diario del quotidiano di un uomo bianco che si immerge in un mondo non suo e in cui ti ricordi costantemente di essere altro di essere un muzungo ai loro occhi che tradotto è un colonizzatore bianco Ogni passo che muovi è sotto gli occhi di tutti, li senti ma non li senti pesanti, li senti vogliosi di chiederti di domandarti che ci fai li per prima cosa Io mi sono fatto guidare dalla mia fame di scoprire qualcosa che non so, qualcosa che è lontano da me geograficamente ma che ho sentito profondamente vicino nell'attaccamento alla vita e nella profonda gratitudine giornaliera in un posto in cui nulla è scontato questa gratitudine viene esercitata con forza è contagiosa per questo da Mathare non vuoi andartene. Ci sono ancora due giorni per visitare la mostra ospitata da Assab One a Milano. Un grazie enorme a Silvia Orazi per avermi coinvolto nel progetto dell'ONG Live in Slum, ad Aurelie Callegari e Giacomo Moor per tutto quello che hanno fatto e per essere stati compagni di avventure, a Francesco Giusti per aver vagato e svagato insieme, a Davide Colaci per la curatela, a Luisa Bertoldo per il supporto, a Strategic Footprints, a Sebastiano Leddi mio amico e agente e a tutto il team di Kind Of Mgmt e Perimetro, a Lorenza Orlando per il lavoro meraviglioso sulle stampe, a Kennedy e Pepe per essermi stati angeli custodi a Nairobi. @liveinslums @giacomomoor @assabone @equares @aurelie.callegari @silviaorazi @liveinslums @davide_fabio_colaci @luisabertoldo @kindof_mgmt @sebastianled @_alfadama @jacopordi @riccardolibra @delucaluna @francesco.giusti_xyz @peppehenry @khenonekentoh @lorenzaorlando.studio #alessandrotreves