In TH!NK, mi sono proposto di reinventare la figura del mentalista, proponendo un’alternativa ai due principali modi di interpretare questo ruolo: come sensitivo o come psicologo.
Sul palco, non mi sono presentato né come un medium graziato dal sesto senso né come un’esperto di linguaggio del corpo e comunicazione non verbale.
Mi sono semplicemente mostrato al pubblico per quello che sono veramente: un illusionista, e cioè qualcuno che fa finta di fare quello che fa.
Chi di voi ha visto lo spettacolo, non può dimenticarsi il momento in cui è stata scattata questa foto.
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