L’ultima volta che mi sono seduta in tribuna a vedere del tennis ero una ragazzina, giocavano Rios, Muster, Kuerten, Haas e Moya, mi sono dimenticata il libricino con gli autografi sull’autobus della gita e non potevamo contare su un numero uno del mondo italiano. Il tennis non è mai andato via, ma ho anche la sensazione che sia tornato. E che anche il torneo “speciale” che coinvolge gli otto migliori giocatori del mondo sia qua da noi, a Torino, è un segnale felice. Sono sempre stata una tennista irascibile e incostante, ma le Nitto ATP Finals mi hanno confermato un’indole di spettatrice CONTENTISSIMA. A tennis si gioca in prevalenza nella propria testa, ma lo spettacolo è di tutti e ringrazio molto Intesa Sanpaolo per averci buttati in questa magnifica mischia e per aver sostenuto in questi anni sia le nostre “punte” che il movimento nel suo complesso, anche con eventoni come questo. Niente autografi, stavolta, ma ottimi ricordi, una pallinona e grandi aspettative per Jannik - noi ci crediamo, in bocca al lupo! #adv @isybank @intesasanpaolo
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