𝗜𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲
Immaginare storie è una capacità che ha permesso all’umanità di conquistare il pianeta, e a cui possiamo attingere per migliorare le nostre vite. Lo spiega in “Storythinking: la nuova scienza del pensiero narrativo” (@codice_edizioni) Angus Fletcher, docente di narrazione all’@ohio.university e consulente per giganti come @disney, @sony e @bbcnews. Forte di una laurea in neuroscienze e di un dottorato in letteratura, studia da anni proprio questo: il rapporto tra storie e cervello.
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«La logica è una piccola parte dell’intelligenza umana. Ci consente di fare alcune cose importanti, ma ci fa essere intelligenti soltanto in situazioni in cui nulla cambia e quasi tutto è noto. Ma le decisioni che prendiamo nella vita non sono astratte come la matematica. E negli ambienti fragili e instabili, in cui abbiamo pochi dati, è l’immaginazione che ci serve, la capacità di concepire storie per capire cosa possiamo fare».
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«Circa mezzo miliardo di anni fa hanno iniziato a evolversi due importantissime funzioni per gli esseri viventi. La prima è stata la visione, particolarmente importante per i predatori, perché permette loro di vedere ciò che possono mangiare. E se ti ritrovi in un mondo in cui tutti ti guardano e cercano di mangiarti, cosa fai? Dovrai trovare modi per non essere prevedibile. Non potrai soltanto muoverti in modo casuale, perché ciò ti farebbe sprecare energie. Ma se sei capace di inventare un nuovo itinerario, un piano alternativo, allora potrai superare in astuzia il nemico. Il pensiero narrativo è un impulso creativo che si è evoluto per farci sfuggire a mascelle potenti, e ci ha reso liberi e indipendenti».

L’articolo di Giuliano Aluffi su d
📸 Immagine del progetto Eisbergfreistadt, con cui gli artisti @kahnselesnick e Richard Selesnick hanno immaginato un universo narrativo immersivo.
𝗜𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 Immaginare storie è una capacità che ha permesso all’umanità di conquistare il pianeta, e a cui possiamo attingere per migliorare le nostre vite. Lo spiega in “Storythinking: la nuova scienza del pensiero narrativo” (@codice_edizioni) Angus Fletcher, docente di narrazione all’@ohio.university e consulente per giganti come @disney, @sony e @bbcnews. Forte di una laurea in neuroscienze e di un dottorato in letteratura, studia da anni proprio questo: il rapporto tra storie e cervello. ‌ «La logica è una piccola parte dell’intelligenza umana. Ci consente di fare alcune cose importanti, ma ci fa essere intelligenti soltanto in situazioni in cui nulla cambia e quasi tutto è noto. Ma le decisioni che prendiamo nella vita non sono astratte come la matematica. E negli ambienti fragili e instabili, in cui abbiamo pochi dati, è l’immaginazione che ci serve, la capacità di concepire storie per capire cosa possiamo fare». ‌ «Circa mezzo miliardo di anni fa hanno iniziato a evolversi due importantissime funzioni per gli esseri viventi. La prima è stata la visione, particolarmente importante per i predatori, perché permette loro di vedere ciò che possono mangiare. E se ti ritrovi in un mondo in cui tutti ti guardano e cercano di mangiarti, cosa fai? Dovrai trovare modi per non essere prevedibile. Non potrai soltanto muoverti in modo casuale, perché ciò ti farebbe sprecare energie. Ma se sei capace di inventare un nuovo itinerario, un piano alternativo, allora potrai superare in astuzia il nemico. Il pensiero narrativo è un impulso creativo che si è evoluto per farci sfuggire a mascelle potenti, e ci ha reso liberi e indipendenti». L’articolo di Giuliano Aluffi su d 📸 Immagine del progetto Eisbergfreistadt, con cui gli artisti @kahnselesnick e Richard Selesnick hanno immaginato un universo narrativo immersivo.
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