𝗡𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮
In poco più di 6 anni
@hunterschafer ha collezionato esperienze di ogni tipo. È stata la più giovane attivista per i diritti Lgbtq+ (a partire dalla “legge sui bagni” del 2016). A 18 anni, grazie alle sue foto su Instagram, è diventa modella e poi top (per
@marcjacobs,
@helmutlang e
@miumiu), infine, senza alcuna esperienza di recitazione, è entrata nel cast di “Euphoria”. Prossimamente sarà protagonista di “Blade Runner 2099”, attesissima miniserie di
@ridleyscottcg, ma prima ancora al Sundance l’abbiamo vista nell’horror “Cuckoo”.
Schafer è sempre stata appassionata di horror: «Provo qualcosa di viscerale nell’essere coperta di sangue impugnando coltelli. “Suspiria” è il mio preferito, sia l’originale di Dario Argento, sia quello di Luca Guadagnino». Nel film è Gretchen, una musicista punk: «Nella playlist ho messo soprattutto Psychocandy dei Jesus and Mary Chain. Ascolto sempre musica per entrare nel personaggio, è uno strumento potente per capire la psiche e visualizzare le scene. Mi ha aiutata anche in “Euphoria”, ero alle prime armi e cercavo di aggrapparmi a qualsiasi cosa».
Fin da 2 anni Schafer ha capito di non identificarsi nel genere maschile: «I miei genitori cercavano di farmi indossare travestimenti da supereroi, Spiderman o Superman... Ma io ho sempre preferito Catwoman. Fumetti, manga, graphic novel e libri di fantascienza mi hanno dato una via di fuga. “Rain” di Jocelyn Samara DiDomenick, “Wandering Son” di Takako Shimura, “The Invisibles” di
@grant.morrison. Ci trovi sempre protagonisti strani, non conformi».
L’articolo di
@labestiala su d