Una manovra prudente con l'obiettivo della tenuta dei conti pubblici, ma che condanna il Paese alla non crescita e al forte rischio di decrescita, come hanno detto tutti i più autorevoli soggetti auditi in Commissione. Il governo porta nella manovra un ottimismo che non ha ragione di esistere. Mi chiedo come si possa giustificare una previsione di crescita del Pil dell’1,2% nel 2025, quando sappiamo che quella dell’1% prevista per quest’anno si è poi attestata alla metà. Lo chiedo a fronte del fatto che stanno arrivando crisi di impresa, alcune delle quali già in essere, e il governo in modo ostinato ha mantenuto il definanziamento del fondo automotive, aggravando i bilanci delle politiche industriali del Ministero con un ulteriore taglio proprio sul capitolo sulle crisi di imprese e le crisi industriali. Il mio intervento questa mattina in Aula come relatrice di minoranza.
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