Ogni 3 giorni una donna in Italia viene uccisa per mano di un uomo. Quasi sempre un compagno o un ex fidanzato. Quella di oggi si chiama Francesca Deidda, 42 anni, scomparsa il 10 maggio e ritrovata in un borsone a luglio nella campagna vicino Cagliari. Dopo 6 mesi il marito ha confessato. La notizia occupa un trafiletto nelle pagine di cronaca, tra gli scontri alla Sapienza e l'arresto di un ex attore porno. Il femminicidio e' così "normale" che non fa più neanche notizia. A un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, che sembrava aver risvegliato le coscienze, la strage delle donne continua a consumarsi indisturbata. Ci sono le leggi, si denuncia di più, eppure la mattanza non si ferma. Segno che bisogna fare di piu: strappare le radici da cui la violenza germoglia, bonificare il terreno da pregiudizi, stereotipi, consuetudini e convinzioni sbagliate che la alimentano, alzare la voce. Ci abbiamo provato lanciando l'8 marzo il progetto Libere e Uguali. Per una nuova idea di parità, che si sta avviando alla sua fase conclusiva con la consegna di una Road map con 25 proposte concrete al Governo. Un lavoro importante, fatto con la collaborazione dell'Universita' Statale di Milano, la rete
@direcontrolaviolenza, il contributo di un team di esperti, di cui sono molto fiera e di cui ringrazio la redazione di
@donnamoderna, per la passione e il tempo che gli ha dedicato. Lo raccontiamo nel numero in edicola, a cui abbiamo dato il volto di un ragazzo e una ragazza, perché questa battaglia va fatta insieme, impegnandosi fianco a fianco per un futuro più giusto e rispettoso delle differenze. Lo celebreremo con un evento al
@teatroelfopuccini di Milano il 25 novembre, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne. Inizio alle 19. Siete tutte invitate. Basta iscriversi sul nostro sito. Vi aspetto: facciamo RUMORE!
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