𝗣𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗹𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮?
Lo zodiaco, il cielo, i transiti, e il mondo che si divide in Calcuttiani e non. I primi, spericolati, che escono senza leggere l’oroscopo (esattamente come recita il verso che apre la celebre canzone del cantautore di Latina. “Oroscopo”, appunto). I secondi, invece, che consultano e incrociano fra loro tutte le previsioni astrali disponibili al mattino. Ogni mattino. Per avere un’idea di quel che sarà.
Per esempio, quando Thérèse annuncia il suo matrimonio con il conte Marie-Colbert de Roberval, il contrariato fratello Benjamin Malaussène le domanda se ha preso le dovute precauzioni. “Precauzioni?”, rilancia lei. E lui: “Hai studiato almeno il suo tema astrale? E il tuo? E il vostro? Ti sei interessata al vostro avvenire comune?”. Ma Thérèse è costretta a spiegargli che no, l’astrologia non serve a questo: “L’astrologia serve a occuparsi degli altri, non di se stessi”. Daniel Pennac porta così l’oroscopo, i pianeti e i temi natali nella caotica tribù Malaussène. Attraverso Thérèse, appunto, sorella astrale di Ben, glorioso capro espiatorio della serie di “Belleville” (
@feltrinelli_editore).
L’astrologia serve a occuparsi degli altri, dunque. Ma non solo. Quando
@tokarczuk_olga ha pubblicato “Guida il tuo carro sulle ossa dei morti” (
@libribompiani) ci siamo tutti, immediatamente, procurati il numero di uno bravo. Nel senso dell’astrologo. Janina Duszejko, protagonista sessantenne del mastodontico romanzo, ingegnera di ponti, insegnante d’inglese, mente scientifica e lucidissima, ci svela di poter conoscere ogni dettaglio e accadimento di un’esistenza, inclusa la sua, a partire soltanto dal giorno e dall’ora in cui si nasce. “Posso chiederle la sua data di nascita?”, domanda, infatti, al comandante della polizia che la sta interrogando per una morte sospetta avvenuta nell’Altipiano in cui abita.
L’articolo di
@valentina_farinaccio su d
Foto di
@marta_blue
#TheMagicIssue